Citrus Limon

Il limone (citrus limon) è un agrume di origine asiatica probabilmente indiana.

Arriva in sicilia tra il IX e il X secolo, il limone è una pianta vigorosa con rami spinosi a foglie lanceolate con picciolo corto di un bel verde intenso, è una pianta sempreverde che rinnova solitamente le sue foglie ogni 2 -3 anni gradatamente lasciando il posto alle nuove. I suoi fiori sono bianchi (con delle sfumature violacee dei boccioli prima della loro schiusa in alcune varietà) e molto profumati, il limone ha la caratteristica di rifiorire spontaneamente più volte l’anno (l’intensità di fioritura dipente sempre dalla varietà) permettendo alla pianta di avere contemporaneamente boccioli, fiori, frutticini e frutti in maturazione. Il frutto del limone si chiama esperidio la pianta va solitamente in produzione dopo il terzo o quarto anno di messa a dimora, si tratta inoltre di una pianta molto longeva infatti, se ben coltivata, può continuare a produrre fino a ottanta anni, con la capacità di produrre dai 300 ai 600 limoni.

La prima fioritura va da marzo a giugno ed è la più importante sotto il profilo commerciale, i frutti che ne derivano vengono raccolti da ottobre a maggio e vengono definiti limoni invernali, i frutti che si raccolgono anticipatamente di questi solitamente a settembre vengono definiti “limoni primofiore” i limoni invernali hanno un buccia alquanto rugosa e un’acidità elevata.

La seconda fioritura va da metà giugno a fine luglio i frutti raccolti da aprile a maggio vengono chiamati bianchetti o maiolini , risultano meno rugosi e meno aciduli e con una colorazione più pallida.

La terza fioritura va dal mese di agosto ad ottobre, può essere spontanea o indotta attravererso una diradazione delle innaffiature seguita da una concimazione azotata. Il ritorno alle irrigazioni da origine alla fioritura dalla quale avremo la produzione di limoni verdelli che maturano l’estate successiva con una più bassa acidità e un pelle liscia mancando quasi completamente i semi il loro colore va da un giallo pallido a un verde pallido.

La quarta fioritura avviene in autunno, i frutti vengono definiti bastardi, hanno pelle liscia e colore giallo e maturano dopo un anno dalla fioritura.

Le varietà italiane più conoscite sono

  • il femminello comune o zagara bianca
  • femminello sfusato amalfitano
  • femminello siracusano
  • femminello di santa teresa
  • monachello
  • internodato
  • fiorentino
  • lunario
  • arancino

Per crescere bene la pianta di limone ha bisogno di un clima temperato con una temperatura compresa tra i 5° e 38° i problemi più gravi sono comunque causati dal vento che può danneggiare le giovani piante causandone la caduta delle foglie e in alcuni casi anche dei fiori oltre che dei frutti, il periodo migliore per mettere a dimora il limone è la primavera con un’esposizione a sud permettendo l’assorbimento migliore dell’energia solare ovviamente tra sole e mezz’ombra. Se coltivata al nord o nel caso di inverni particolarmente rigidi sarebbe opportuno proteggere la pianta con del tessuto non tessuto o con una serra fredda, avendo la cura di aprirla comunque nelle giornate di sole evitando cosi repentini sbalzi termici ed eventuali colpi di secco che potrebbero causare bruciature alla pianta.

Le malattie più comuni sono il mal secco, il marciume del colletto, gli afidi, gli acari, la cocciniglia e la serpentella degli agrumi.

La potatura ha la funzione di dare la forma alla pianta e, cosa più importante, di aumentarne la produttività. Possiamo distinguere due tipi di potatura:

  1. Quella di allevamento che viene fatta sin dall’inizio della crescita della pianta e serve ad impostare la forma definitiva della pianta normalmente si sceglie la forma a vaso, eliminando l’asse centrale e lasciando crescere tre quattro ramoscelli laterali vigorosi, che formeranno le branche principali della struttura della futura chioma. Altre forme spesso utilizzate sono quella a globo, a spalliera o tonda; poco usata invece la forma a palmetta.
  2. La potatura di produzione viene fatta una volta l’anno e serve in primis ad eliminare parti secche o malate della pianta e a ringiovanire parti vecchie e legnose. La potatura si esugue principalmente a fine primavera terminata la raccolta dei frutti, scongiurando così anche eventuali danni da freddo, Questa potatura ha quindi l’obbiettivo di ridare forma alla pianta e iondurla ad una nuova e più abbondante fruttificazione, avviene principalmente togliendo i rametti più esili che hanno fruttificato e si sono esauriti, attraverso questa potatura vengono inoltre eliminati i succhioni e i polloni (a meno che non potrebbero essere utilizzati per ricreare nuove branche), direttamente alla base, perchè assorbono solamente sostanze nutritive dalla pianta a discapito dei rami più fruttiferi. Vengono inoltre tolti i rami che si incrociano tra loro al fine di permettere una migliore circolazione dell’aria e della luce attraverso rami e foglie riducendo così anche il rischio di attacchi dei parassiti.

Uno Commento

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