Etichetta Fitofarmaci

Quando acquistate un fitofarmaco leggete mai l’etichetta?

Se il medico vi prescrive un farmaco per il mal di testa consultate mai le istruzioni?

Sarebbe buona norma fare altrettanto con i fitofarmaci per un corretto uso del prodotto.

Sull’etichetta trovate tutte le indicazioni, essa va letta con attenzione e soprattutto rispettata.

L’etichetta contiene la tipologia, la formulazione, la composizione il suo principio attivo, la sua percentuale, l’idoneità, le dosi, la classe tossicologica, la carenza, la compatibilità, eventuali fito-tossicità, le autorizzazioni, i rischi per l’operatore, le informazioni mediche, la frase di rischio, la ditta produttrice, le avvertenze ecc.

Un prodotto fitosanitario deve essere utilizzato solo ed esclusivamente per le avversità dichiarate in etichetta, per i modi e dosi in essa dichiarati, ed ogni altro uso e illegale e passibile di denuncia.

La conservazione dei prodotti fitosanitari, cosi come il loro utilizzo devono essere fatti nel rispetto delle norme, posti in armadietto, da tenere sotto chiave nel caso di prodotti molto tossici e nocivi, lontano dalla portata dei bambini e lontano da alimenti e bevande, possibilmente in un locale areato e lontano da fonti di calore.

Al momento del loro utilizzo per la miscelazione è meglio porsi fuori, all’aria aperta per ridurre la possibilità di respirarne eventuali vapori, utilizzare inoltre guanti in gomma per evitare il contatto con la cute,

Fare molta attenzione ai dosaggi perché dosi più basse di utilizzo, potrebbero non essere sufficienti a risolvere il problema ma ad aumentarlo creando ceppi di resistenza nei parassiti, mentre dosaggi più alti potrebbero richiedere tempi di carenza più lunghi o addirittura creare fitotossicità nella pianta.

Prendiamo l’abitudine di proteggerci quando dobbiamo fare un trattamento anche se usiamo prodotti a bassa tossicità, la prudenza non è mai troppa soprattutto se si tratta della nostra incolumità indossando tuta e maschera per trattamenti, guanti in gomma o lattice occhiali protettivi ed eventualmente un cappello (considerando che la spesa che potremmo spendere per un buon equipaggiamento si aggirerebbe intorno agli 80-100 €). Evitiamo in qualsiasi modo di bere, di mangiare e di fumare durante i trattamenti, e prendiamo l’abitudine a lavarci accuratamente una volta finita l’operazione.

I trattamenti vanno sempre fatti in assenza di vento onde evitare di contaminare altre colture, e salvo qualche rara eccezione, nelle ore più fresche della giornata, non vanno mai effettuati su piante in fioritura o su frutteti dove sotto abbiamo inerbimenti in fioritura.

Ricordiamoci infine di non danneggiare l’ambiente con trattamenti vicino a corsi d’acqua, gettando direttamente nell’ambiente i contenitori dei prodotti utilizzati, o peggio ancora bruciandoli, i contenitori infatti, una volta finito il prodotto, vanno sciacquati accuratamente e smaltiti con i normali rifiuti inorganici, nel caso invece che dobbiamo disfarci di prodotti inutilizzati o utillizzati solo in parte, questi andrebbero smaltiti attraverso delle aziende preposte.

Dal loro corretto utilizzo ne vale la saluta nostra, quella degli altri e anche se non ce ne accorgiamo quella dell’intero ecosistema.

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