Le piante e la Luna

Già nell’antichità l’uomo avvertiva una forte attrazione verso tutti i fenomeni naturali; attrazione che non significava sempre fiducia o simpatia, ma anche sospetto e timore: per cui l’uomo, fin dall’antichità, aveva intuito l’importanza della Luna per la vita dei vegetali.

Osservatori acuti fecero tesoro delle esperienze che tramandarono di padre in figlio, arricchendole di volta in volta fino a farne un infallibile vademecum del buon coltivatore.

I movimenti della Luna sono molto complessi per cui è importantissimo conoscere la posizione del nostro satellite, sia per interpretare i calendari sia per verificare la sua maggiore o minore influenza sulle piante, persone e cose.

Luna Nuova – Sui calendari è rappresentata con un cerchio scuro. L’astro è invisibile perchè volge alla terra la faccia non illuminata dal sole.

Primo Quarto – Sui calendari è rappresentata la mezzaluna con la curva a destra. Circa sette giomi dopo la Luna Nuova si ha la fase di Mezza Luna Crescente.

Luna Piena – Sui calendari è rappresentata col cerchio chiaro. Questa fase arriva dopo quattordici, quindici giorni dalla Luna Nuova e raggiunge il massimo della visibilità quando esibisce tutta la faccia illuminata dal sole.

Secondo Ultimo Quarto – Sui calendari è rappresentata con la mezzaluna con la curva a sinistra. Questa fase arriva dopo circa ventidue giorni dalla Mezza Luna Calante.

Lo spazio che intercorre tra una Luna Nuova e la successiva è denominato Mese SINODICO o LUNAZIONE ed è di 29 giorni, 12 ore e 44 minuti. La luce lunare non è altro che la riflessione parziale della luce solare. Apparentemente la luce, indebolita da questa riflessione, si pensa che non abbia alcuna interazione sui vegetali. Studi di laboratorio hanno dimostrato che la luce lunare ha un effetto particolare sulla crescita dei vegetali (effetti diversi da quelli provocati dalla luce solare).

La luce lunare facilita la germinazione dei semi perchè riesce a penetrare di alcuni centimetri nel terreno. L’immensa attività solare diurna inibisce alcuni scambi nutritivi che vengono attivati nella notte dalla luce lunare utilizzata come catalizzatore. Rispetto alla luce solare, quella lunare ha uno spettro ricco di raggi rossi e povero di raggi azzurri e violetti. Lo spettro luminoso dell’astro ha una gamma molto vasta di raggi e buona parte di essi non è inibita da fenomeni di nuvolosità riuscendo a penetrare la coltre nuvolosa fino al suolo terrestre. La mancanza dei raggi lunari inibisce la metabolizzazione da parte dei vegetali portandoli a sindromi denutrizionali manifestate con una crescita lenta (fragilità dei fusti, vegetazione rinsecchita, maturazione dei frutti ritardata).

Le condizioni di carenza dei ”BAGNI DI LUNA ” rendono le piante maggiormente soggette agli attacchi parassitari, per contro, se le piante sono esposte a detti bagni, questi attivano la formazione degli zuccheri concorrendo alla maturazione dei frutti e facilitando l’accumulo di sostanze di riserva per superare i rigidi inverni.

Una sorprendente proprietà attribuita alla Luna è quella di cicatrizzare le amputazioni subite dai vegetali. Anche il sole ha proprietà cicatrizzanti, ma la sua azione è solo superficiale mentre la luce lunare penetra in profondità eliminando le cellule morte e stimolando la rigenerazione dei tessuti danneggiati; infine attiva le proprietà delle polveri antiparassitarie esercitando in tal modo un’azione sinergica.

Agli effetti negativi di un eccesso di luce lunare sono particolarmente sensibili le piante (erbacee) ad alto fusto. In esse i canali linfatici sono meno numerosi che non in piante con una conformazione più tozza. Di conseguenza, ogni modificazione del flusso linfatico può risultare pericolosa perchè la linfa, risucchiata verso i germogli più giovani, può causare una frattura nello scorrimento del liquido. Questo trauma causerà la morte del giovane germoglio (bruciatura da Luna) con frequenza maggiore nei periodi di Luna Piena. Al contrario, le piante striscianti o rampicanti, reagiscono particolarmente bene, con un vigoroso sviluppo degli apici vegetativi; questo perchè sono dotate di fusti più elastici, con canali linfatici più dilatati.

Durante la fase di Luna Piena essa produce un’intensità di 0.25 LUX pari a una lampadina da 40 Watt posta a dieci metri di distanza, mentre un quarto di Luna rischiara dodici volte meno. II suolo lunare trattiene il 90 % della luce solare e rimanda il restante, filtrato dallo spazio, fino a raggiungere la terra.

Già 3500 anni fa gli astronomi egiziani e cinesi riuscivano a prevedere le eclissi dai ritmi lunari. Anche nell’uomo si fanno sentire gli effetti di questi, il più eclatante è certamente il ciclo ovulatorio della donna. Alcune ricerche hanno dimostrato, anche nelle piante, l’esistenza di una relazione tra ritmi di crescita e cicli lunari.

Su alcune piante da fiore lo sviluppo vegetale non dipende solo dalla temperatura ma cambia in relazione alla lunazione; con la Luna Nuova è strettissima la dipendenza mentre, con la Luna Piena, le piante crescono indipendentemente dalla temperatura. Da centinaia di anni molti agricoltori hanno accertato e dato grande importanza alle fasi lunari per procedere a determinate operazioni. Molti considerano questo atteggiamento legato a superstizioni da disprezzare, altri credono che ci sia effettivamente una relazione tra cicli vitali e ritmi lunari.

Nella realtà, la scienza ufficiale ha fatto poche ricerche in merito liquidando un patrimonio di esperienze secolari. Alcuni ricercatori, andando contro corrente, hanno sperimentato come alcune relazioni vitali delle piante siano influenzate da alcune forze cosmiche, confermando la pratica di generazioni di giardinieri che piantano, seminano, potano secondo i cicli lunari. C’è comunque da dire che nell’agricoltura moderna, sempre più dipendente da prodotti chimici e di sintesi dei vari concimi e pesticidi, il seguire i vari calendari lunari ha perso molta della sua importanza.

Le indicazioni che seguono sono relative al calendario delle fasi del ciclo lunare Sinodico, quindi andranno prese con riserva e buon senso perchè, essendo state trasmesse oralmente, possono essere state deformate: non secondariamente ci possono essere delle variazioni a seconda delle regioni di provenienza, in funzione del clima locale e/o del tipo di suolo.

Luna Crescente o Ascendente

Favorisce la salita della linfa verso gli apici delle piante ed è quindi il momento favorevole per:

  • Semine: generalmenle per tutte le piante.
  • Piantagione o trapianto di alberi ed arbusti (le conifere tra fine marzo e inizio aprile).
  • Potature: solo degli alberi od arbusti a debole vigoria.
  • Riproduzione: per talea, margotta, propaggine: a primavera per le piante a foglia caduca, i sempreverdi a settembre. Divisione delle rizomatose (Iris) a giugno.
  • Antiparassitari: i trattamenti sono più efficaci se fatti nel Primo Quarto di Luna.
  • Taglio: della legna da ardere.

Luna Calante

Riduce l’afflusso della linfa verso gli apici vegetativi ed è quindi il momento favorevole per:

  • Innesti: raccolta delle marze ed esecuzione.
  • Trapianto: le Azalee.
  • Potature degli alberi ed arbusti vigorosi (se fatte in Luna Crescente i succhi linfatici possono fuoruscire copiosamente dai tagli indebolendo la pianta che sarà preda degli afidi; inoltre ritarderà la cicatrizzazione delle ferite).
  • Sfrondatura estiva.
  • Taglio del legname da costruzione (tra il 20° ed il 29° giorno di lunazione. Se tagliato in periodo di luna calante si conserva più a lungo mentre se è abbattuto in Luna Crescente è più facilmente attaccato da microrganismi che lo indeboliscono, riducendolo talvolta addirittura in polvere. Le decine di migliaia di pali conficcati da centinaia di anni nella laguna per sostenere gli edifici di Venezia, venivano tutti da alberi abbattuti in periodi di Luna Calante.

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