Il terreno: Analisi e Nutrimento

Le condizioni del suolo

Il metodo più semplice per analizzare il terreno è prenderne in mano una manciata e quindi porsi le seguenti domande: scivola fra le dita o forma un grumo solido? Ha un odore dolciastro, caldo, di terra? Oppure è povero, senza odore, o con un vago sentore acidulo? Se è sano il terreno brulica di vita e dovrebbe presentare cunicoli scavati dai vermi, che indicano come sia ben areato. Una buona crescita della pianta dipende non solo dal contenuto di sostanze nutrienti, ma anche dalla struttura del suolo: il terreno sabbioso è spesso povero di alimenti, essendo dilavato dalle piogge.

Quello argilloso può essere ricco di nutrienti ma pesante e fradicio, rendendo difficile un attecchimento delle radici. Aggiungete della sostanza organica voluminosa per migliorare la struttura del terreno, aiutate i terreni sabbiosi a trattenere l’acqua, areate i terreni argillosi, per avere piante più sane e raccolti abbondanti.

Controllo del PH

Il PH indica l’acidità o la basicità del suolo, elemento essenziale perchè la pianta possa ricevere sostanze nutrienti ed elementi chimici essenziali attraverso il sistema radicale. per esempio un terreno alcalino può dare piante stentate con foglie gialle perché le sostanze minerali come il ferro, non possono essere assorbite. Quando il PH  è neutro , intorno ai 7, la maggior parte delle sostanze  chimiche e nutrienti indispensabili per la painta  è di facile assimilazione. Per effettuare l’esame del suolo potete procurarvi un apposito test che trovate nei garden, si tratta di tester che si basano sulle variazioni del calore.

Come migliorare la struttura del suolo

Tutte le sostanze ammendanti possono essere aggiunte come pacciamatura, oppure, inglobate nel terreno. E’ consigliabile arrivare alla profondità di 15 cm.

  • E’ opportuno rimanere su un asse di legno mentre si lavora il terreno, camminandoci sopra si rischia di compattarlo eccessivamente.
  • Una lavorazione eccessiva del suolo può danneggiarne la struttura.
  • Tenere il terreno coperto da pacciamatura per conservarne la struttura.
  • Non eccedere nella concimazione, il rischio è che le piante producano molte cime verdi nuove ma pochi fiori e frutti.

Tipologie di Terreno

Il terreno può variare da acido (PH 3,5 ) ad alcalino o basico (PH 8,5).

L’argilla ha un PH di 6,5 e presenta delle piccole particelle che si uniscono tra loro quando il terreno è umido, rendendolo pesante e di difficile penetrazione epr le radici, In estate, quando è asciutto, si indurisce. Anche se è ricco di sostanze nutrienti, miglioratene la struttura mischiandovi dello sfaticcio di foglie ben maturo, che favorirà la radicazione.

Il terreno gessoso, con grumi di gesso e pietra silicea  garantisce un ottimo drenaggio e spesso è poco profondo. Per via dell’elevato tenore di ph è alcalino. Potete aggiungere del compost per renderlo più nutriente ma è difficile ridurne l’alcalinità. Moilte erbe tollera il suolo gessoso, ma per una maggiore profondità di radicazione e umidità e consigliabile coltivarle in aiuole rialzate.

La terra grassa ( ph 5,5-8,5) è definita anche Loam.

La sabbia ha una consistenza ghiaiosa, è totalmente drenante quindi si dilavano completamente gli elementi nutrienti; il vantaggio è che si scalda facilmente in primavera, pertanto si può procedere a semine e piantumazioni precoci. Per mantenere una maggiore umidità, nutritelo in inverno con sfaticcio di foglie e concime ben maturo.

Il  nutrimento

Per migliorare la struttura del terreno, potete arricchirlo con rifiuti di natura  organica, aggiunti in inverno o in primavera. In questo modo somministrerete ulteriore nutrimento. Il prodotto organico viene distribuito in superficie come pacciamatura, oppure inserito in uno strato di 15-20 cm di terriccio.

La concimazione primaverile nutre il terreno all’inizio della stagione di crescita; mentre quella invernale offre un rilascio lento e costante. Tutti gli ammendanti organici si basano su sostanze di scarto, riciclate. Se dovete acquistare del compost verificate che sia approvato da un organismo di tutela del biologico.

Compost e pacciamature

Il suolo è il cuore pulsante del giardino, e per avere la garanzia di piante sane deve essere nutrito con  compost organico: l’ideale sarebbe due volte l’anno.

Stallatico: lo si trova nelle fattorie che utilizzano metodi organici o non inte3nsivi e nei garden center. Assicuratevi che sia ben maturo prima di utilizzarlo. Per controllare la qualità annusatelo: dovrebbe risultare dolce non forte o acido.

Stallatico di foglie: E’ un ottimo prodotto per ammendare e pacciamare. Ha un basso contenuto di sostanza nutrienti, quindi è adatto alla maggior parte delle erbe. Aggiungendolo ad un terreno argilloso ne migliora la struttura e lo rende più arieggiato, mentre, se unito a un terreno sabbioso, aiuta a mantenerlo umido. Come pacciamatura sopprime le erbacce.

Compost con corteccia: Questa pacciamatura è utile per controllare le infestanti e ha pochi elementi nutrienti. Assicuratevi che sia ben matura in quanto la corteccia verde presenta un elevato contenuto di nitrato d’ammonio e potrebbe bruciare i germogli teneri.

Compost con residui: Questo compost organico è prodotto con un miscuglio di scarti da giardino, rami legnosi e rifiuti, come bucce di frutta e verdura. Quando è maturo è un discreto fertilizzante, ideale per nutrire tutte le piante. meglio utilizzarlo in primavera.

In primavera, se avete tolto delle piante dal terreno e volete sostituirle con altre, aggiungete il compost con una vanga per fornire nutrimento istantaneo. Ripetete l’operazione in autunno quando le erbe sono fiorite e già estinte.

In autunno uno strato di compost sul terreno apporterà sostanze nutrienti e migliorerà la struttura complessiva in vista dei mesi invernali.

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